lunedì 15 novembre 2010

17 Novembre - UNICAL/COSENZA

domenica 6 giugno 2010

- 3 : verso l'assemblea d'ateneo UNICAL


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Verso l'Assemblea Generale d'Ateneo dell'UNICAL

VERSO l'Assemblea d'Ateneo Unical del 09 Giugno, ore 10.30 - AULA MAGNA

(d)Istruzione Universitaria

Il nuovo disegno di legge Gelmini in materia di Università costituisce l’ultima (e probabilmente definitiva) tappa di un lento e progressivo processo di smantellamento del sistema universitario pubblico italiano, cominciato dieci anni or sono, con il cosiddetto processo di Bologna (1999).

Ricostruendo le fasi di questo percorso, ci si può accorgere di quanto siano stati deludenti i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi che ci si prefiggeva con le varie riforme e di come, invece, stia prendendo corpo una creatura mostruosa che ha perso la vocazione umanistica del modello humboldtiano di Università.

Si può intravedere il complesso intreccio di trame, appetiti ed interessi che si stanno addensando così insistentemente attorno al mondo universitario; rispondono alle stesse logiche che stanno dietro al tentativo di privatizzazione di altri beni pubblici fondamentali quali l’acqua.

Questa logica è semplice: tutto è business e per comprare a buon mercato un bene pubblico, bisogna prima mandarlo in fallimento e poi svenderlo ad una cordata di imprenditori “coraggiosi”.

Solidarietà al comitato di lotta "Prendo-Casa" di Cosenza

La casa è un diritto primario che oggi con l'imperversare della crisi è sempre meno sicuro avere. Precari e precarie della città di Cosenza in questo mese hanno occupato uno spazio in disuso a viale Trieste per riappropriarsi di una vita dignitosa loro negata.

Per una classe politica che salva le banche e chiede “sacrifici” alla popolazione, questo non è lecito.
Non è lecito trovare collettivamente una soluzione per vivere meglio.
Non è lecito dissentire.
Non è lecito sottrarre al privato per restituire al pubblico.

E' lecito, tuttavia, non pagare stipendi, licenziare, aumentare le tasse e le rette universitarie, ridurre gli individui a merce.
I sacrifici che impongono non possono e non devono essere sostenuti dalle classi sociali più deboli, specie ad oggi di fronte all'avanzare della crisi. Crisi strutturale, di un sistema economico marcio. Che la crisi la paghino padroni, banchieri e quanti si arricchiscono sul lavoro e sulla fatica della gente!
Sempre di più sarà necessario per famiglie, migranti, studenti e tutti coloro che si troveranno in condizione di precarietà prendersi quello che gli spetta: destinare alla comunità quello che per troppo tempo è servito per ingrassare le tasche di chi ha speculato, di chi ha pensato solo al proprio profitto.

Il Movimento Studentesco Unical vuole esprimere solidarietà nei confronti del Comitato “Prendo Casa” per lo sgombero forzato che hanno subito in questi giorni dallo stabile occupato in viale Trieste, certo che uno sgombero non fermerà il proseguo di una lotta che i precari e le precarie devono portare avanti.
Lottare nel nostro presente è l'unico modo per conquistarsi ad un altro futuro.

mercoledì 19 maggio 2010

Iniziative di lotta contro il DDL GELMINI

RISCHIO BLOCCO PROSSIMO
ANNO ACCADEMICO 2010-2011

17-22 Maggio 2010: settimana di mobilitazione nazionale di tutti i ricercatori e gli studenti italiani contro il Disegno di Legge Gelmini che dal 2009 minaccia di smantellare l'Università pubblica, anche a causa dei tagli previsti al Fondo di Finanziamento Ordinario.

CONSEGUENZE PRATICHE:

• Considerevole aumento delle tasse universitarie:
Prima rata: +50 € circa; Seconda rata (scadenza 31/05): +100 € circa;
• Aumento indennità dei presidi: +21%;
• Aumento spese per il personale dirigente di ruolo: +98%;
• Diminuzione interventi (DSU) a favore degli studenti e dei laureati: -67%;
• Azzeramento assegni di ricerca: -100%.

La parola d’ordine che ha caratterizzato il movimento dello scorso anno è stata “noi la crisi non la paghiamo”. Una crisi mondiale che contrariamente a quanto fanno emergere mass media e classi politiche dirigenti non riguarda semplicemente il mondo della finanza ma è una crisi strutturale di un sistema economico che si basa sul profitto. Le politiche di “austerità” adottate dai governi europei per far fronte agli effetti della crisi si ripercuotono direttamente sulle nostre spalle e su quelle delle nostre famiglie: disoccupazione, licenziamenti, riduzione dei salari, precarietà, tagli all’istruzione, sanità, pensioni e privatizzazione dei beni comuni. In particolare nelle nostre università siamo costretti ad affrontare un aumento considerevole delle tasse (vedi sopra) che ci rifiutiamo di accettare proprio in virtù di quella parola d’ordine che ancora caratterizza il nostro agire politico.

LOTTIAMO PER:
• lo slittamento dei termini di scadenza per il pagamento della 2ª rata al 30 Giugno;
• la riduzione dell’aumento della 2ª rata;
• implementare il fondo destinato al diritto allo studio.

Non capiamo per quale motivo, a parità di reddito rispetto allo scorso anno, siamo costretti a pagare questo aumento nonostante le ultime misure politiche ed economiche in materia di istruzione hanno ridotto quantitativamente e qualitativamente l’offerta formativa e didattica. Studenti, ricercatori e precari martedì 18 Maggio hanno occupato simbolicamente il rettorato dell’UniCal. I ricercatori e i precari hanno ufficializzato la loro intenzione di bloccare il prossimo anno accademico rifiutandosi di continuare a lavorare senza ricevere alcuna retribuzione, rivendicando la propria dignità intellettuale e professionale. Siamo convinti che l'unico modo per arrestare questo processo distruttivo, avallato negli ultimi anni in perfetta continuità da centro-destra e centro-sinistra, sia quello di unire le forze.



NOI STUDENTI crediamo nella necessità di costruire insieme momenti di discussione e di lotta per contrastare il verticismo decisionale che, ormai da troppo tempo, mette in mano a pochi il futuro di molti.

Le iniziative che nell’immediato andremo a costruire insieme sono

Lunedì 24 maggio, ore 10.00, palazzo Rettorato
Sit-in di protesta contro l’aumento delle tasse e per la proroga di scadenza di pagamento della II RATA


ASSEMBLEE DI FACOLTÀ
Martedì 25, ore 18.00
Economia, Aula EP2 (cubo 0/C)

Mercoledì 26, ore 10.30
Scienze Politiche + Farmacia, Aula L1 (Polifunzionale)

Giovedì 27, ore 11.00
Lettere e Filosofia + S.M.F.N., Aula Filol. 8 (cubo 28/B)

Giovedì 27, ore 15.30
Ingegneria, Aula A

La partecipazione non si delega!

CONTRO UN FUTURO PRECARIO
UN PRESENTE DI LOTTA!!!

Nota stampa post-elezioni CNSU – “LISTA UDU, LISTE di SINISTRA, LISTE DEMOCRATICHE” – Comitato elettorale Calabria

E il vento cambia…


A pochi giorni dal voto per il rinnovo del CNSU, sono molte le cose di cui discutere e non si tratta solo di numeri. L’esito delle elezioni è stato accolto con gioia nella e sotto la sede dell’UdU Cosenza, tra gli sguardi stupiti di chi, sul ponte coperto del Campus di Arcavacata, è abituato ad un altro genere di successi e non riusciva a capire il motivo della festa. L’entusiasmo è lo stesso che ha connotato ogni giorno di questa campagna elettorale a sostegno della candidatura di Guerino Nisticò, perché il risultato di cui si parla non è soltanto meramente numerico, ma scaturisce dalla condivisione stessa di questo progetto, estesa dall'Università della Calabria ed in tutto il Sud con buoni risultati da Reggio Calabria a Catania, da Napoli a Messina, passando per Catanzaro ed altre città universitarie.


Liberi di scegliere, liberi di lottare e si festeggia perché ciascun voto per la “LISTA UDU, LISTE di SINISTRA, LISTE DEMOCRATICHE” è stato un voto libero e consapevole che contribuisce a dare gambe e fiato al progetto di una rete attiva di lotta, che oggi può dirsi realtà.

Abbiamo scelto la strada più difficile: quella ancora da costruire. L’unica strada che può portarci ad un futuro che sempre di più ci appare negato.


È un percorso da fare tutti insieme, condividendo i momenti progettuali e di lotta, sempre dalla parte degli studenti, sempre partendo dal basso e sempre puntando ad un livello politico e democratico orizzontale di partecipazione e di impegno colletivo. Abbiamo deciso di lasciare ad altri la strada comoda degli “amici degli amici” lastricata di compromessi al ribasso e piccole svendite e di scegliere per noi un sentiero da inventare giorno per giorno. E se sarà in salita, vorrà dire che ci divertiremo di più, che ci entusiasmeremo di più, che faremo più sacrifici, che continueremo a lottare sempre di più senza remora alcuna.

Il vento è cambiato: chi vuole studenti remissivi e incapaci di sognare rimarrà deluso!
Siamo ormai svegli e perfettamente consapevoli di avere la responsabilità di difendere la nostra Università e i nostri diritti di studenti a partire dallo stesso diritto allo studio.


È iniziato già un altro periodo di lotta, e questa volta la scelta è quasi obbligata. Basta pensare al bilancio di previsione 2010 che ci mette di fronte all’ennesimo aumento delle tasse e ad un taglio inconcepibile dei fondi destinati al DSU: si passa da 19 mln a 6 mln, seguito dai tagli agli assegni di ricerca, che vengono addirittura azzerati e alle borse di dottorato, che saranno ridotte del 50%.


Non resteremo in silenzio e non resteremo in attesa. Questa campagna elettorale è stata per noi l’opportunità per rilanciare politicamente su questioni nazionali e locali in modo da ritrovare la forza per allargare e socializzare il dissenso. L’obiettivo è creare una forza di opposizione sempre più concreta, anche attraverso la sinergia, finalmente ricostruita, con gli studenti delle altre Università del SUD; anche e soprattutto in netta e chiara contrapposizione al progetto di distruzione letale dell’intero Sistema Universitario che questo governo nazionale ha messo in atto e sta portando avanti in modo latente e graduale, con un impianto politico-ideologico preciso che mira a smantellare tutti i beni comuni patrimonio dello Stato e dei cittadini tutti. La lotta continua…ed ha bisogno della forza, del coraggio, della determinazione, del fervore di tutta la gente che ci ha sostenuto e di tutti coloro che hanno a cuore il bene dell’Università pubblica statale italiana!


Invece, a chi ha visto in questa campagna elettorale solo un’altra occasione per testare l’efficienza di piccolissimi giochi di potere e reti di clientela basate su chissà cosa, non resta che qualche manifesto stropicciato e qualche bigliettino non ancora scolorito. Solo carta straccia.

A noi, invece, resta un cantiere aperto fatto di studenti e studentesse che hanno smesso di pensare che niente può cambiare. Si sono rimboccati le maniche e hanno ricominciato a lavorare per costruire la strada verso un futuro diverso, un cambiamento possibile e costruito veramente dal basso. Ancora una volta alla luce del Sole.