L'Unione degli Universitari di Cosenza esprime forte preoccupazione rispetto alle misure contenute del decreto legge 112 del 24 giugno 2008, che costituisce il primo atto del percorso di smantellamento del sistema universitario pubblico, intrapreso dal Governo Berlusconi.
Appare evidente il disegno politico portato avanti dal Governo teso a far prevalere le logiche di mercato nel mondo dell'Istruzione e dell'Università ed a costruire un sistema “privatizzato” riservato ai ceti più agiati della popolazione.
Con particolare riferimento all'Università della Calabria, l'UdU condivide il documento approvato Giovedì 24/07/2008 dall'Assemblea pubblica tenutasi presso l'Aula Magna dell'Università, alla quale ha preso parte, vista anche l'assenza di tutti i rappresentanti degli Studenti in seno agli Organi di Ateneo e di Facoltà (cosa assurda che critichiamo fortemente e con determinazione).
L'UdU parteciperà, pertanto, allo stato di agitazione proclamato nell'Università della Calabria e si impegna a promuovere azioni di protesta che coinvolgano gli studenti, il corpo docente, il personale e tutte le Organizzazioni Sindacali (che devono tornare con più forza sulla scena politica universitaria creando sinergie con le varie componenti).
L'Unione degli Universitari persegue questo modello di attività, basato innanzitutto sulla presenza sul campo, con l'ambizione di conoscere le reali dinamiche dell'Università ed avanzando così proposte costruttive, volte alla creazione di sinergie positive atte a costruire dei percorsi di lotta e di contrasto verso le scellerate politiche reazionarie del gruppo Berlusconi/Tremonti/Gelmini.
Appare evidente il disegno politico portato avanti dal Governo teso a far prevalere le logiche di mercato nel mondo dell'Istruzione e dell'Università ed a costruire un sistema “privatizzato” riservato ai ceti più agiati della popolazione.
Con particolare riferimento all'Università della Calabria, l'UdU condivide il documento approvato Giovedì 24/07/2008 dall'Assemblea pubblica tenutasi presso l'Aula Magna dell'Università, alla quale ha preso parte, vista anche l'assenza di tutti i rappresentanti degli Studenti in seno agli Organi di Ateneo e di Facoltà (cosa assurda che critichiamo fortemente e con determinazione).
L'UdU parteciperà, pertanto, allo stato di agitazione proclamato nell'Università della Calabria e si impegna a promuovere azioni di protesta che coinvolgano gli studenti, il corpo docente, il personale e tutte le Organizzazioni Sindacali (che devono tornare con più forza sulla scena politica universitaria creando sinergie con le varie componenti).
L'Unione degli Universitari persegue questo modello di attività, basato innanzitutto sulla presenza sul campo, con l'ambizione di conoscere le reali dinamiche dell'Università ed avanzando così proposte costruttive, volte alla creazione di sinergie positive atte a costruire dei percorsi di lotta e di contrasto verso le scellerate politiche reazionarie del gruppo Berlusconi/Tremonti/Gelmini.
Campus di Arcavacata, Rende lì 25/07/2008
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