giovedì 9 ottobre 2008

il 10 otttobre l'udu scende in piazza

Il 10 ottobre gli studenti universitari inizieranno in molte piazze italiane le mobilitazioni che proseguiranno per tutto l’autunno se il Ministro Gelmini e il Governo non decideranno di ritirare i provvedimenti che stanno cancellando l’università pubblica. L’Università e la Ricerca sono il futuro di questo Paese.

L’Università deve essere pubblica e di qualità e l’insegnamento libero. Tutti devono avere la possibilità di accedere ai più alti gradi dell’istruzione senza numeri chiusi e aiutati da un adeguato sistema di diritto allo studio. Con gli articoli 16 e 66 della legge 133/08 invece si bloccano le assunzioni – sarà possibile assumere un professore ogni cinque che vanno in pensione – e quindi si costringono gli atenei a introdurre il numero chiuso in maniera capillare, sia all’accesso alle lauree triennali che all’accesso alle lauree magistrali, per poter rispettare il rapporto docenti/studenti fissato dal decreto sui Requisiti necessari.

Con gli articoli 16 e 66 della legge 133/08 si introducono massicci tagli al fondo di finanziamento per le spese di funzionamento degli Atenei – meno 1.441.500.000€ in cinque anni – quindi si costringono le Università ad aumentare le tasse in maniera incontrollabile e a ridurre i servizi per gli studenti come convenzioni con i trasporti locali, biblioteche, aule studio serali, segreterie, laboratori, corsi di tutorato…

Con gli articoli 16 e 66 della legge 133/08 si fornisce alle Università pubbliche la facoltà di trasformarsi in Fondazioni di diritto privato, ma di fatto, con i tagli ai finanziamenti, le si costringe a farlo. Questo farà sì che le Università smettano di avere il fine di trainare il progresso sociale e culturale del Paese e anche la didattica e la ricerca saranno subordinate alle scelte dei finanziatori privati cui gli Atenei saranno costretti a rivolgersi per sopravvivere.

Gli articoli 16 e 66 della legge 133 rappresentano il baratro per l’istituzione dell’università pubblica e per il diritto allo studio: noi ne chiediamo l’immediata abrogazione.

L’Unione degli Universitari proseguirà durante tutto il mese di ottobre il percorso già intrapreso di assemblee per spiegare a tutti studenti la situazione drammatica in cui ci troviamo e che il Governo ci nasconde attraverso un utilizzo distorto dei mass media e attraverso la sponsorizzazione di provvedimenti di facciata.

Continuate a visitare il nostro sito per essere sempre aggiornati sulle mobilitazioni e le iniziative che intraprenderemo in tutte le città.

fonte: www.udu.it

1 commento:

Maurizio ha detto...

www.sinistraper.org
www.no133pisa.blogspot.com
Saluti da una bollente Pisa