UNICAL: ALTO TRADIMENTO! GLI STUDENTI SI MOLBILITANO...e CONTINUANO a PROTESTARE! Ancora una volta Il Consiglio di Amministrazione dell’Università della Calabria s’è fatto beffa degli studenti, mettendo a rischio uno dei nostri diritti base: il diritto alla casa. Nonostante la protesta, nonostante la richiesta più volte fatta durante quest’anno di intavolare una discussione con gli studenti prima di prendere le decisioni, ci ritroviamo oggi con un provvedimento che esclude definitivamente l’ipotesi di considerare inalienabile il diritto allo studio. Rileviamo infatti che, di fatto, viene formalizzato per tutti gli alloggiati lo sfratto esecutivo al 31 luglio di quest’anno, in vista della convocazione a settembre per l’assegnazione delle case che verrà effettuata d’ufficio. La conseguenza diretta degli sfratti viene aggravata negando agli studenti la possibilità di scegliere autonomamente la propria sistemazione, che verrà interamente gestita dagli uffici del Centro Residenziale. È assurdo che l’organo decisionale d’ateneo si assuma il diritto di decidere al posto degli studenti, mascherandosi dietro scuse prettamente demagogiche: i soprusi vissuti dagli studenti negli alloggi, la formazione di ghetti tra gli studenti, la questione dei subaffitti e l’abusivismo. Secondo i membri del CDA tutto questo sarà evitato con il nuovo regolamento, facendo finta di non capire che sarà invece molto più semplice mal gestire dall’alto l’assegnazione delle residenze creando così potenziali favoritismi. È inoltre paradossale che proprio il Centro Residenziale, l’unico “fiore all’occhiello” del nostro ateneo, come più volte ribadito dal rettore stesso, sia stato oggetto negli ultimi mesi di due profonde modifiche strutturali che ne hanno mutato l’organizzazione e le politiche gestionali. In questi mesi registriamo l’assoluto annientamento dell’autonomia del Centro Residenziale, inglobato nell’unico organo decisionale esistente, il CdA dell'Università, che mette in atto le politiche di governance accentratrici auspicate dal rettore e dall’AQUIS, di cui l'Unical fa parte. Ne è una riprova il fatto che Il presidente del consiglio di amministrazione del centro residenziale oggi ricopre la carica di prorettore: una figura ambigua nominata, casualmente, direttamente dal rettore stesso. Altro "regalo" del CDA è l'ennessino aumento delle tasse universitarie, come si ripete da molti anni a questa parte, sia sulla prima rata che sulla seconda, accompagnato dal mantenimento dei vincoli sull'ammissione degli studenti ai corsi di laurea, ergendo di fatto delle barriere che limitano l'accesso alla formazione. Tutto questo non è sicuramente venuto dal nulla, ma è il risultato di anni di tagli e scellerate riforme avallate colpevolmente anche dalla dirigenza della nostra università. Il movimento studentesco aveva già previsto questo scenario quando, nel mese di marzo, ha tentato di bloccare l'accorpamento dell'organo del centro residenziale al cda di Ateneo: in quella sede siamo stati accusati di malizia e di cattiva fede; ora siamo noi studenti a pagare le conseguenze di quest'ennesimo colpo al diritto allo studio ed all'università pubblica. Oggi come ieri, non abbiamo intenzione di piegare la schiena di fronte alle decisioni prese nelle stanze dei bottoni, che peseranno pesantemente sulle nostre spalle. Chiamamo tutti gli studenti alla mobilitazione per difendere la propria casa ed il proprio diritto allo studio. Se non ora, quando? Domani, ore 19 presso il piazzale della mensa di ingegneria, quartiere Martensonn, dove si terrà l'assemblea generale degli studenti. Assemblea studentesca 14 e 15 Luglio.
giovedì 16 luglio 2009
ATTENZIONE...ATTENZIONE! UDITE...UDITE!
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