L'UdU-Cosenza aderisce alla giornata mondiale di mobilitazione studentesca lanciata a Nairobi all’ultimo World Social Forum, fissata per giorno 17 novembre. Sono previste mobilitaioni, cortei, assemblee e momenti di riflessione per rivendicare, insieme agli studenti di tutto il mondo, un libero accesso al sapere privo di barriere economiche, per dire soprattutto no all’ingiusto meccanismo del numero chiuso e quindi per chiedere l’abrogazione della legge 264/99.
Anche qui a Cosenza, come in Italia, l’università di massa è sotto attacco, minacciata da barriere formali e sostanziali.
Il numero chiuso è solo il più evidente e ingiusto sistema di selezione tra quelli che rendono un inferno la vita degli studenti: i costi esorbitanti e in crescita di libri, mense e case, lo scarso investimento in alloggi e borse di studio stanno sempre di più trasformando l’università in un luogo non accessibile a chi non dispone di ingenti risorse economiche, eludendo uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione che, all’art.34 dice “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Serve un investimento reale da parte del Governo sui temi della conoscenza, bisogna aumentare i fondi per le borse di studio e costruire un sistema di welfare studentesco.
Siamo stanchi di questa università che pone ostacoli, che seleziona e precarizza, che impedisce l’accesso ad una conoscenza libera e gratuita e che dequalifica sempre di più la formazione e da quattro anni lo diciamo scendendo in decine di piazze italiane nella giornata del 17 Novembre assieme agli studenti medi mentre in tutto il mondo si manifesta per una stessa ragione: una conoscenza libera, senza barriere e accessibile a tutti. Ma l’Università che sogniamo vuole essere non solo accessibile, ma anche democratica.
Siamo stanchi dei soprusi, di subire continue violazioni dei nostri diritti da parte dei docenti e delle istituzioni universitarie, vogliamo tutele, vogliamo rappresentanza, vogliamo contare!
Il 17 Novembre l’Unione degli Universitari di Cosenza aderisce alla giornata mondiale per il diritto allo studio per ribadirà ancora la necessità di rivedere il modello universitario italiano per arrivare ad una Università più accessibile e più democratica, un’università che non cancelli i sogni degli studenti e sopratutto i loro diritti.
riassumiamo in questi punti i nostri obiettivi:
· l’abrogazione della legge 264/99 che istituisce il numero chiuso
· maggiori finanziamenti per l’Università e il diritto allo studio
· una legge nazionale sul diritto allo studio per garantire uniformità di trattamento in tutta Italia
· una Carta di Cittadinanza Studentesca che consenta un accesso più semplice ed economico a tutti i canali culturali alternativi all’università
· una legge nazionale sulla rappresentanza studentesca, per dare un riconoscimento giuridico agli studenti
· una rappresentanza studentesca più numerosa
· uno Statuto dei Diritti delle studentesse e degli studenti univeristari
Anche qui a Cosenza, come in Italia, l’università di massa è sotto attacco, minacciata da barriere formali e sostanziali.
Il numero chiuso è solo il più evidente e ingiusto sistema di selezione tra quelli che rendono un inferno la vita degli studenti: i costi esorbitanti e in crescita di libri, mense e case, lo scarso investimento in alloggi e borse di studio stanno sempre di più trasformando l’università in un luogo non accessibile a chi non dispone di ingenti risorse economiche, eludendo uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione che, all’art.34 dice “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Serve un investimento reale da parte del Governo sui temi della conoscenza, bisogna aumentare i fondi per le borse di studio e costruire un sistema di welfare studentesco.
Siamo stanchi di questa università che pone ostacoli, che seleziona e precarizza, che impedisce l’accesso ad una conoscenza libera e gratuita e che dequalifica sempre di più la formazione e da quattro anni lo diciamo scendendo in decine di piazze italiane nella giornata del 17 Novembre assieme agli studenti medi mentre in tutto il mondo si manifesta per una stessa ragione: una conoscenza libera, senza barriere e accessibile a tutti. Ma l’Università che sogniamo vuole essere non solo accessibile, ma anche democratica.
Siamo stanchi dei soprusi, di subire continue violazioni dei nostri diritti da parte dei docenti e delle istituzioni universitarie, vogliamo tutele, vogliamo rappresentanza, vogliamo contare!
Il 17 Novembre l’Unione degli Universitari di Cosenza aderisce alla giornata mondiale per il diritto allo studio per ribadirà ancora la necessità di rivedere il modello universitario italiano per arrivare ad una Università più accessibile e più democratica, un’università che non cancelli i sogni degli studenti e sopratutto i loro diritti.
riassumiamo in questi punti i nostri obiettivi:
· l’abrogazione della legge 264/99 che istituisce il numero chiuso
· maggiori finanziamenti per l’Università e il diritto allo studio
· una legge nazionale sul diritto allo studio per garantire uniformità di trattamento in tutta Italia
· una Carta di Cittadinanza Studentesca che consenta un accesso più semplice ed economico a tutti i canali culturali alternativi all’università
· una legge nazionale sulla rappresentanza studentesca, per dare un riconoscimento giuridico agli studenti
· una rappresentanza studentesca più numerosa
· uno Statuto dei Diritti delle studentesse e degli studenti univeristari
ESSERE STUDENTI SIGNIFICA AVERE DEI DIRITTI,
ESSERE DELL'UDU SIGNIFICA DIFENDERLI!!!
ESSERE DELL'UDU SIGNIFICA DIFENDERLI!!!
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