L’inchiesta sulla condizione studentesca Unical nasce dall’Unione degli Universitari di Cosenza con l’intenzione di iniziare a dare una storia ed una geografia ad una larga fascia di persone che quotidianamente vivono nell’ Area Urbana di Cosenza, la abitano, la popolano, ma i cui problemi e le cui difficoltà quotidiane sono largamente ignorati nelle politiche pubbliche delle istituzioni locali e spesso della stessa Università.In particolare la prima esigenza è quella di conoscere le caratteristiche di chi abita nell’Area Urbana da “fuori sede” e quindi prende in affitto un appartamento per frequentare le lezioni universitarie: caratteristiche che si riferiscono ad una molteplicità di fattori: le zone maggiormente abitate dagli studenti (per scelta o per disponibilità di alloggi), la presenza di un contratto regolare, il costo dell’affitto mensile, la sicurezza, vivibilità e comfort dell’alloggio. Ma si è ritenuto altrettanto importante, analizzare i sopra-citati fattori per tutti gli studenti che usufruiscono degli alloggi universitari messi a disposizione dal Centro Residenziale.
L’inchiesta tende anche in maniera significativa ad analizzare - partendo dalla routine quotidiana di qualsiasi studente che frequenta il Campus di Arcavacata - quali possano essere le difficoltà o i disservizi che lo studente possa incontrare nello svegliarsi la mattina, recarsi all’Università per seguire le lezioni. Proprio per ricercare in modo approfondito i possibili disagi della popolazione studentesca, si è voluto indagare su le questioni che già per molti, possono essere considerate questioni irrisolte o le “criticità” di ogni giorno, con le quali lo studente è costretto a convivere, in particolare ci riferiamo al Trasporto Pubblico Urbano ed all’organizzazione e la qualità dei Servizi (come il servizio mensa).
Con questa inchiesta,inoltre, l’UdU Cosenza, oltre ad avere una panoramica complessiva su cui avviare una seria e concreta azione di rivendicazione sindacale, tende a sensibilizzare la popolazione studentesca su un’altra questione, di pari importanza, ossia l’approvazione all’interno dell’Ateneo calabrese di uno Statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti che vada a tutelare, positivizzando i diritti degli studenti, ogni forma di ingiustizia e/o prevaricazione a discapito degli stessi studenti.
L’inchiesta toccherà, in modi diversi, 750 studenti universitari. L’inchiesta sarà svolta attraverso la somministrazione di un questionario a risposte multiple da compilare in forma anonima, il campione sarà selezionato in modo casuale, in quanto sarà avvicinato nelle occasioni più diverse (a lezione, in segreteria e più in generale all’interno delle strutture dell’università) rappresenta all’incirca, dunque, il 2% del totale della popolazione studentesca: una percentuale che si può ritenere sufficiente per tracciare un identikit di condizioni e problemi degli studenti che frequentano l’Università della Calabria.
Con questa inchiesta,inoltre, l’UdU Cosenza, oltre ad avere una panoramica complessiva su cui avviare una seria e concreta azione di rivendicazione sindacale, tende a sensibilizzare la popolazione studentesca su un’altra questione, di pari importanza, ossia l’approvazione all’interno dell’Ateneo calabrese di uno Statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti che vada a tutelare, positivizzando i diritti degli studenti, ogni forma di ingiustizia e/o prevaricazione a discapito degli stessi studenti.
L’inchiesta toccherà, in modi diversi, 750 studenti universitari. L’inchiesta sarà svolta attraverso la somministrazione di un questionario a risposte multiple da compilare in forma anonima, il campione sarà selezionato in modo casuale, in quanto sarà avvicinato nelle occasioni più diverse (a lezione, in segreteria e più in generale all’interno delle strutture dell’università) rappresenta all’incirca, dunque, il 2% del totale della popolazione studentesca: una percentuale che si può ritenere sufficiente per tracciare un identikit di condizioni e problemi degli studenti che frequentano l’Università della Calabria.
Nessun commento:
Posta un commento