giovedì 25 ottobre 2007

CATANZARO,TRUFFA SU TESSERINI MENSA, 4 ARRESTI

Due uomini, imprenditori, in manette e due donne agli arresti domiciliari. Altre otto persone indagate, 500 tesserini mensa sequestrati ad altrettanti studenti. Questo il bilancio dell'operazione "Fast Food", attraverso la quale la Guardia di Finanza ha scoperto una truffa di quattro milioni ai danni della Regione e dell'Ardis (Agenzia regionale per il diritto allo studio) perpetrata da alcuni ristoratori di Catanzaro convenzionati con questi enti.I ristoratori, ha spiegato oggi in una conferenza stampa il comandante regionale delle Fiamme Gialle Riccardo Piccinni, avevano escogitato un modo per far figurare forniture di pasti agli studenti dell'Università di Catanzaro superiori a quelle reali. Il meccanismo della truffa, che durava dal 2005, era semplice: i ristoratori utilizzavano, gestendoli direttamente, i tesserini mensa degli studenti, così il rimborso per i ristoranti scattava anche quando i pasti (del costo di sei euro l'uno) non venivano consumati. Della truffa ha iniziato a sospettare l'Ardis, erogatrice dei tesserini mensa, poichè aveva notato che tra i sette ristoranti con essa convenzionati c'erano fatturati troppo differenti. Per tre di essi il volume d'affari arrivava a 10 mila euro al mese.
Così, l'agenzia ha segnalato il fatto alla GDF e a maggio di quest'anno sono partite le indagini. I finanzieri hanno accertato subito diverse anomalie: un'eccessiva quantità di pasti forniti da alcuni ristoratori, sproporzionati anche rispetto alle potenzialità ricettive dei locali; il numero complessivo dei pasti erogati rispetto agli studenti; la fornitura di pasti anche in periodi dell'anno quando il numero degli studenti è inferiore.
Speriamo che questo accadimento serva da insegnamento anche per qualcun'altro.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono uno studente dell' unical e vi posso assicurare che anche qui succedono le stesse cose.Quando si tratta di rubare sono tutti bravi.

Anonimo ha detto...

per una volta in calabria qualcuo prova a fare rispettare la legalità. anche se queste sono cose chesuccedono anche in altri atenei d'Italia

Anonimo ha detto...

Al Unical il direttore della mensa di economia nei fine settimana passa all'incirca 50 tesserini apasto a 1.15 senza ke nessuno mangi,giusto x fregare più di 4E all'uni.

Anonimo ha detto...

Sn da poco nell'ambito unical ma ho già notato anke io qst anomalie. sSicuramente nn sn i primi e nn saranno gli ultimi ma cm ha dtt Gaetano "almeno qst volta qualcuno ha ftt rispettare la legge..."

Anonimo ha detto...

Anche quì la magagna dei tesserini esiste...dovremmo essrere in primis noi, però, a rispettare le regole...se il fine settimana passiamo tre o quattro tesserini...alimentiamo la presunta truffa e soprattutto aumentiamo le entrate de la Cascina. Considerando soprattutto il fatto che noi prendiamo acqua e bevande che a loro gli costeranno meno di un euro e se li fanno agare a 6euro. E chi non vorrebbe guadagnare così facilmete?

Anonimo ha detto...

eh vabbe ragazzi questa è pure l'Italia...il paese del troppo permissimismo se così si può dire...e i primi a sbagliare siamo noi...perchè non denunciamo?perchè non si parla?che ci costa una telefonata anonima..?il muro di omertà è troppo alto per scavalcarlo...

Anonimo ha detto...

ciao salvatore, sono in parte daccordo con te. semplicemente per il fatto che se denunci in anonimo non ti prendono in considerazione in quanto quelli coinvolti nella truffa sono più di uno e a volte gli stessi che dovrebbero far rispettare le regole. qundi penso che ci drovebbe essere un gruppo di studenti che con un pò di coraggio sputtanino la cosa, in modo che si possa trovare una soluzione vera.