mercoledì 19 maggio 2010

Nota stampa post-elezioni CNSU – “LISTA UDU, LISTE di SINISTRA, LISTE DEMOCRATICHE” – Comitato elettorale Calabria

E il vento cambia…


A pochi giorni dal voto per il rinnovo del CNSU, sono molte le cose di cui discutere e non si tratta solo di numeri. L’esito delle elezioni è stato accolto con gioia nella e sotto la sede dell’UdU Cosenza, tra gli sguardi stupiti di chi, sul ponte coperto del Campus di Arcavacata, è abituato ad un altro genere di successi e non riusciva a capire il motivo della festa. L’entusiasmo è lo stesso che ha connotato ogni giorno di questa campagna elettorale a sostegno della candidatura di Guerino Nisticò, perché il risultato di cui si parla non è soltanto meramente numerico, ma scaturisce dalla condivisione stessa di questo progetto, estesa dall'Università della Calabria ed in tutto il Sud con buoni risultati da Reggio Calabria a Catania, da Napoli a Messina, passando per Catanzaro ed altre città universitarie.


Liberi di scegliere, liberi di lottare e si festeggia perché ciascun voto per la “LISTA UDU, LISTE di SINISTRA, LISTE DEMOCRATICHE” è stato un voto libero e consapevole che contribuisce a dare gambe e fiato al progetto di una rete attiva di lotta, che oggi può dirsi realtà.

Abbiamo scelto la strada più difficile: quella ancora da costruire. L’unica strada che può portarci ad un futuro che sempre di più ci appare negato.


È un percorso da fare tutti insieme, condividendo i momenti progettuali e di lotta, sempre dalla parte degli studenti, sempre partendo dal basso e sempre puntando ad un livello politico e democratico orizzontale di partecipazione e di impegno colletivo. Abbiamo deciso di lasciare ad altri la strada comoda degli “amici degli amici” lastricata di compromessi al ribasso e piccole svendite e di scegliere per noi un sentiero da inventare giorno per giorno. E se sarà in salita, vorrà dire che ci divertiremo di più, che ci entusiasmeremo di più, che faremo più sacrifici, che continueremo a lottare sempre di più senza remora alcuna.

Il vento è cambiato: chi vuole studenti remissivi e incapaci di sognare rimarrà deluso!
Siamo ormai svegli e perfettamente consapevoli di avere la responsabilità di difendere la nostra Università e i nostri diritti di studenti a partire dallo stesso diritto allo studio.


È iniziato già un altro periodo di lotta, e questa volta la scelta è quasi obbligata. Basta pensare al bilancio di previsione 2010 che ci mette di fronte all’ennesimo aumento delle tasse e ad un taglio inconcepibile dei fondi destinati al DSU: si passa da 19 mln a 6 mln, seguito dai tagli agli assegni di ricerca, che vengono addirittura azzerati e alle borse di dottorato, che saranno ridotte del 50%.


Non resteremo in silenzio e non resteremo in attesa. Questa campagna elettorale è stata per noi l’opportunità per rilanciare politicamente su questioni nazionali e locali in modo da ritrovare la forza per allargare e socializzare il dissenso. L’obiettivo è creare una forza di opposizione sempre più concreta, anche attraverso la sinergia, finalmente ricostruita, con gli studenti delle altre Università del SUD; anche e soprattutto in netta e chiara contrapposizione al progetto di distruzione letale dell’intero Sistema Universitario che questo governo nazionale ha messo in atto e sta portando avanti in modo latente e graduale, con un impianto politico-ideologico preciso che mira a smantellare tutti i beni comuni patrimonio dello Stato e dei cittadini tutti. La lotta continua…ed ha bisogno della forza, del coraggio, della determinazione, del fervore di tutta la gente che ci ha sostenuto e di tutti coloro che hanno a cuore il bene dell’Università pubblica statale italiana!


Invece, a chi ha visto in questa campagna elettorale solo un’altra occasione per testare l’efficienza di piccolissimi giochi di potere e reti di clientela basate su chissà cosa, non resta che qualche manifesto stropicciato e qualche bigliettino non ancora scolorito. Solo carta straccia.

A noi, invece, resta un cantiere aperto fatto di studenti e studentesse che hanno smesso di pensare che niente può cambiare. Si sono rimboccati le maniche e hanno ricominciato a lavorare per costruire la strada verso un futuro diverso, un cambiamento possibile e costruito veramente dal basso. Ancora una volta alla luce del Sole.

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