martedì 1 aprile 2008

'NDRANGHETA? NO, GRAZIE!!!

L’Unione degli Universitari di Cosenza ha partecipato con entusiasmo alla manifestazione nazionale indetta da Libera in ricordo di tutte le vittime delle mafie, oramai alla XIII edizione, e che quest’anno si è svolta a Bari. La nostra “presenza-partecipazione” ha rappresentato e vuole rappresentare il frutto di un lungo percorso che costruiamo ogni giorno nelle Università e nelle Facoltà, a livello locale ed a livello nazionale con tutte le altre basi confederali della nostra Organizzazione sindacale studentesca. Assemblee, conferenze, dibattiti e cineforum, denunce e “fare sindacato” sono tutte pratiche che l’UdU svolge da sempre, con l’obiettivo di finalizzarle concretamente alla costruzione di un mondo libero dalle mafie. Purtroppo anche gli studenti universitari assistono sempre più spesso a fenomeni di illegalità, come dimostrano i continui scandali emersi negli Atenei dove con raccomandazioni e favoritismi si tenta di scardinare il criterio del merito. A chi vuole costruire un Italia fondata sulla paura e sul clientelismo, la risposta più forte non può che venire dalla vera formazione: da quella formazione che libera i ragazzi dalle mafie e che è fonte di vero sviluppo economico. Per queste ragioni l’UdU Cosenza ha portato con sé in piazza a Bari non soltanto il grido di una generazione che vuole vivere libera dalle mafie, ma anche la consapevolezza che la libera circolazione della conoscenza e un’università dove si realizzi pienamente il merito di ciascuno … sono le armi più forti contro l’illegalità. Le nostre attività, in quanto sindacato studentesco, sono principalmente rivolte alla tutela dei diritti degli studenti ma siamo inoltre impegnati in attività culturali tese a sensibilizzare gli studenti calabresi rispetto alla necessità di cambiamento della nostra regione, nella piena convinzione che un'altra Calabria è possibile. Per questo quotidianamente ci impegniamo ponendoci come linea guida e obiettivo principale il ripristino della legalità nella nostra terra. Ecco perchè VOGLIAMO porre al centro dell'attenzione del mondo accademico e di ogni cittadino il problema del fenomeno mafioso inteso nella sua complessità come un male da combattere con forza e convinzione. Abbiamo letto con attenzione la Relazione della Commissione Parlamentare Antimafia sul fenomeno e sull'attività della 'Ndrangheta. Di questa abbiamo apprezzato il fatto di aver messo in risalto gli intrecci e il radicamento delle 'ndrine sul territorio nazionale. Riteniamo importante che i calabresi, soprattutto i giovani, siano oggi in grado di cogliere l'importanza dei contenuti della suddetta relazione e delle tante battaglie civili, sociali e culturali di tutto il popolo dell’Antimafia. Perciò crediamo che la strada da percorrere sia quella della più ampia diffusione del messaggio che la lotta alla 'ndrangheta e la diffusione della cultura della legalità siano il presupposto necessario per il progresso della Nostra Regione. Ecco perché ABBIAMO ORGANIZZATO con passione ed entusiasmo un dibattito pubblico per discutere del problema e del fenomeno della 'Ndrangheta con la consapevolezza che discuterne approfonditamente è importantissimo ed oggi più che mai necessario per il bene di tutta la nostra Regione.

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